venerdì 2 dicembre 2016



“ Non t'illudere che i ghetti si chiudano      
o che il potere si chini su un passero caduto
o che il prete pianga con te dopo che hai pagato la messa
o che l'oratore che infiamma gli animi creda a quel che dice
o che il becchino che ti seppellisce pensi ai tuoi figli
o a tua moglie rimasta a casa lì seduta a far nulla.

Non pretendere che qualcun altro si prenda il tuo carico
se tu tiri il sasso e nascondi la mano,
né che l'amico debba sempre stare
al tuo posto sotto la frusta.

Non credere di poter vivere
una vita di dignità e coraggio
senza reggerti l'anima coi denti
e restando sempre in casa al caldo
a guardare nel notiziario della sera
quanti sono morti perché tu possa
spegnere la luce, dire le tue preghiere
e sentirti l'eletto del Signore.

Se vuoi servire la libertà, fallo,
se vuoi piangere con chi piange, chinati,
se vuoi che qualcuno ti segua, non parlare, cammina.
Ma non farlo per mestiere, dopo un po' ti stanchi.”